Molte volte nella vita succedono cose inaspettate, situazioni che non vanno secondo i piani che fanno sprofondare in un clima di sofferenza e in una sensazione di inadeguatezza. Ci si ritrova a domandare “Perché mi sta succedendo tutto questo?” e non riuscendo a trovare la risposta, si finisce per prendersela con tutti: amici, colleghi, parenti e perfino l’universo intero. Ci si sente soli, non all’altezza della situazione in cui si vive finendo per svolgere il ruolo di vittima e di carnefice, alternandoli l’uno all’altro, vittimizzando noi stessi e colpevolizzando gli altri.
È difficile uscire dai pensieri riguardo al fatto che tutto sia sbagliato, che quello che sta succedendo non dovrebbe riguardarci, facendo slittare continuamente la mente ad una colpa nostra o degli altri (o di entrambi) e che non ci fa schiodare dal prenderci la responsabilità di ciò che stiamo facendo. Infatti, c’è una sottile differenza tra l’assumersi la colpa o la responsabilità di determinate situazioni, ma molte persone non riescono a fare la giusta distinzione tra l’una e l’altra.
Il senso di colpa è un’emozione sgradevole, ci porta a dubitare di noi stessi, a stare male, a renderci colpevoli per ogni scelta che, ormai che l’abbiamo fatta, reputiamo sbagliata. Può mutare e farci sentire in colpa per aver causato dolore agli altri, per non aver fatto ciò che dovevamo fare (o per averlo fatto ma sbagliando), oppure può incominciare a farci nutrire del rancore e sentire gli altri come colpevoli per le cose che non vanno nella nostra vita.
Prendere la responsabilità di una determinata situazione significa essere consapevoli con coraggio di ciò che si è fatto, di ciò che sta succedendo sia all’esterno che all’interno di noi stessi. È pensiero che muove un’azione e non ci rende inermi ad attendere la famosa grazia divina, ma ci rende complici del cambiamento.
Come fare per allontanarci da tutto questo e riequilibrarci una volta per tutte?
Non è semplice capire cosa ognuno dovrebbe fare per ristabilire un equilibrio perché molti dei sensi di colpa e delle pulsioni inconsce di vedere costantemente cosa non va nella vita, riguardano le ferite di ciascuna persona che non sono per tutti uguali.
Ci sono consigli fortunatamente che fanno bene a tutti, a prescindere da quali siano le ferite e le lezioni di vita che si devono imparare e io, mio caro lettore, vorrei renderti partecipe di questo come un’amica sincera fa con un suo caro amico. Che tu voglia seguirle o meno, sarà una tua scelta:
- Prenditi la responsabilità delle tue azioni, capendo che se hai fatto una determinata cosa è stata per una scelta che in quel momento hai reputato giusta. Piuttosto che colpevolizzarti o colpevolizzare gli altri, incomincia a pensare se c’è qualcosa che puoi fare per cambiare quella situazione. Se non puoi farlo, accettala perché così doveva essere;
- Prendi consapevolezza che molte delle situazioni che arrivano nella tua vita, arrivano per un motivo e non per una sadica punizione “dall’alto”. Le scelte che compiamo, sia che esse siano fatte per il nostro bene che meno, portano ad una conseguenza e da questa conseguenza dobbiamo essere forti e imparare;
- Molte volte le situazioni che ti sembrano “infelici”, ti servono per arrivare a ciò a cui davvero sei destinato. Per quanto vorrai evitare le cose spiacevoli della vita, arrivano proprio per farti imparare chi sei, cosa vuoi davvero e darti le lezioni giuste per modificare vecchie abitudini e modi d’essere che non ti appartengono e non ricaderci mai più (so che è difficile vederla così, ma se ti darai modo di guardare la realtà a testa in giù, potrai farlo anche tu);
- Impara a vedere nel buio la luce e viceversa in te e negli altri. Accetta i motivi per cui ti sei comportato in determinate maniere nel passato, le situazioni che vivi vogliono aprirti gli occhi su parti di te che non riesci a tollerare. Accettarle significa riuscire a vederle e guarirle;
- Ricorda sempre “Come sopra – così sotto, come sotto – così sopra. Come dentro – così fuori, come fuori – così dentro. Come nel grande – così nel piccolo.
Ciò che avviene dentro di noi influenza la realtà fuori di noi, e viceversa. Per capire il fuori dobbiamo vedere dentro, per capire il dentro dobbiamo vedere fuori.” (Ermete Trismegisto – le 7 leggi ermetiche).
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Un abbraccio e a presto con un altro articolo!